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PIRELLONE_2026* - meteocantu

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PIRELLONE_2026*

Webcam Lombardia
Pirellone · G&G

Falchi Pellegrini al Pirellone – Introduzione alla stagione 2026

Pagina ponte tra la chiusura 2025 e la nuova stagione. Aggiorneremo i contenuti ad inizio anno 2026.

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Introduzione
Dopo la splendida stagione 2025 — conclusa con l’involo dei due giovani falchetti — ci prepariamo a seguire nuovamente la storica coppia G&G al Pirellone. Come da tradizione, i primi segnali della nuova stagione si osservano in genere tra gennaio e febbraio.
Nel frattempo, le webcam sul Pirellone continuano a offrirci immagini live che regalano momenti di relax dei due genitori, splendidi tramonti nelle giornate meteorologicamente più belle e scorci unici sulla città. È il filo conduttore tra ciò che è stato e ciò che verrà, nell’attesa di una nuova avventura di nidificazione.

📌Se ti sei perso la chiusura della stagione precedente, consulta la pagina 2025.

📅  Timeline attesa 2026:

🕒Inizio gennaio→ Possibili primi segnali della coppia sul sito.
🕒Fine febbraio – inizio di marzo→ Eventuale deposizione delle uova (in base all’andamento), segue poi la cova.
🕒Inizio aprile→  Schiusa delle uova con nascita dei pulli e crescita dei pulli.
🕒Metà aprile - maggio - giugno→ Crescita dei pulli.
🕒Giugno – luglio→ Involo dei giovani.

La storia di Giò e Giulia, i falchi pellegrini del Pirellone
Un attico con vista mozzafiato, a 125 metri d’altezza, sopra al grattacielo simbolo di Milano: è il nido di Giò&Giulia, la coppia di falchi pellegrini “urbani” che ogni anno, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, torna in cima al Grattacielo Pirelli, sede del Consiglio Regionale, per la riproduzione. Una storia ordinaria per le leggi di natura, è nota da tempo infatti la presenza di falchi pellegrini in ambienti urbani. Se non fosse che Giò&Giulia da qualche anno sono due osservati speciali. Il primo avvistamento dei rapaci in cima al Pirellone risale ad aprile 2014, la coppia è stata individuata durante alcuni lavori di manutenzione sul tetto dell’edificio. Qualche tempo dopo è stato costruito un nido artificiale, una vasca in legno con un letto di ciottoli alla base adatta a ospitare la cova dei falchi, e, proprio in corrispondenza del nido, sono state installate due webcam che permettono di osservare in diretta streaming 24 ore su 24 la loro vita ad alta quota.
I "falchi pellegrini del Pirellone" sono ormai delle celebrità. Sin dalla prima covata osservata in diretta, nel 2016, Giò&Giulia sono stati adottati virtualmente da tanti cittadini che ogni anno seguono tutte le fasi della riproduzione: dalla danza di corteggiamento alla deposizione delle uova, dalla nascita dei piccoli (pulli, in gergo tecnico) al primo volo.
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L’osservazione dei due rapaci nel corso degli anni ha suscitato molto interesse. Ecco le risposte ad alcune curiosità sulla loro storia e sulle loro abitudini.

È un punto preminente rispetto a una serie di piazze che lo circondano, è un’area dormitorio di storni e piccioni. L’apripista probabilmente è stato un giovane pellegrino che ha trovato in zona una fonte di cibo disponibile e vicina a un potenziale nido. In più l’illuminazione notturna delle strade permette di osservare il volo di uccelli migratori sulla città e li rende facili prede per i falchi pellegrini.

I falchi pellegrini rimangono nella stessa coppia per tutta la vita, in caso di decesso di uno dei due il superstite si accoppia nuovamente. La coppia avvistata al Grattacielo Pirelli è sempre la stessa e ritorna ogni anno.

I nomi dei due rapaci sono stati scelti in omaggio a Giò Ponti, il grande architetto progettista del Grattacielo Pirelli, e alla moglie Giulia Vimercati.

Il maschio è più piccolo con la parte alta del petto color bianco candido, la femmina è più grande con il petto giallastro puntinato sino alla gola.

Durante tutto l’anno Giò&Giulia frequentano la parte di cielo sopra al Grattacielo Pirelli ma si spostano anche in altre parti della città. La parte est e sud della città sono le loro zone abituali di caccia. A gennaio la coppia comincia a frequentare e a esplorare il nido per vedere se tutto va bene e se è libero da pericoli, a febbraio i due prendono possesso del nido e inizia il corteggiamento.

Il maschio entra nel nido, lo esplora a lungo e lo sceglie sostandoci per diverso tempo e scavando il materiale alla base. A quel punto richiama la femmina con il suo verso. La femmina a poco a poco decide di entrare nel nido. Verso San Valentino, a metà febbraio, iniziano i corteggiamenti “seri”: i due si ritrovano entrambi all’interno del nido, “chiacchierano” con il loro verso e si fanno degli inchini reciproci. È un comportamento che ricorda una danza medioevale.

La femmina inizia a essere presente in modo più assiduo vicino al nido, inizia a entrare, a scavare e ad assaggiare il materiale che c’è alla base per assicurarsi che il fondo della vasca possa essere adeguato ad accogliere le uova. Nello stesso periodo il volatile va incontro a periodi di sosta e di torpore: quando si forma l’uovo va in sonnolenza e si accuccia nel nido come se stesse covando.

Si danno il cambio, la femmina si occupa della maggior parte della cova ma entrambi si alternano nel compito.

La dimensione varia da 45 a 58 mm in lunghezza, da 36 a 44 mm in larghezza, mentre il peso è di circa 45 gr.

Soprattutto nelle fasi iniziali della cova è normale che le uova siano lasciate scoperte all'interno del nido.

I genitori accudiscono con pari dedizione ciascun piccolo, in base alle esigenze alimentari della sua età. Se l’ultimo mangia meno frequentemente e dorme spesso, fa esattamente quello che facevano i suoi fratelli allo stesso livello di sviluppo.

Dalla deposizione delle uova alla schiusa passano circa 33 giorni.

Circa 40 giorni. Alla nascita pesano circa 30-38 grammi, durante lo sviluppo il loro peso aumenta del 300% e il piumaggio si modifica. Alla nascita sono ricoperti di un piumino candido e corto, poi a 6-8 giorni sviluppano un secondo piumino bianco più lungo, in seguito mettono le penne vere e proprie.

Dipende da quante prede riescono a catturare gli adulti e dalle dimensioni delle prede catturate, si contano circa 6-8 imbeccate al giorno. Entrambi i genitori cacciano per dare loro da mangiare.

I piccoli assumono liquidi attraverso le prede, non hanno necessità di bere

No, riescono lo stesso a dormire nonostante l'illuminazione presente. Sono nati lì e ci sono abituati, sono falchi pellegrini urbani.

Se uno dei piccoli prima di essere autonomo non rientra al nido mi devo preoccupare?

L'alimentazione è a base di avifauna: Colombo di città, Storno, Rondone, Gallinella d’acqua, Tortora selvatica, Quaglia, Tordo bottaccio.

Nel 2017, nel 2018, nel 2020, nel 2021 e nel 2025 la coppia ha deposto tre uova e da ogni cova sono nati tre pulli. Nel 2019 ha deposto tre uova ma uno non si è schiuso e sono nati due pulli. Nel 2022, 2023 e 2024 hanno deposto quattro uova.

Dall'inizio del periodo di osservazione al 2024 hanno avuto 36 figli.

Sono stati tutti inanellati, hanno un identificativo ma non abbiamo notizie complete. È successo purtroppo di rilevare la mortalità di due esemplari giovani in due anni diversi a Milano città. Tuttavia, nonostante l’alta mortalità nel primo anno di vita non sono stati ritrovati a distanza dalla metropoli volatili morti con l'anello di riconoscimento di Regione Lombardia. Nel 2019 si era tentato di tracciare gli spostamenti dei giovani rapaci applicando a due di loro un GPS satellitare, uno dei due falchi è deceduto in seguito a un impatto contro la Torre Galfa, grattacielo in ristrutturazione a pochi metri dal Pirelli, mentre l’altro GPS ha permesso di seguire sino al mese di ottobre un giovane maschio sino alla provincia di Mantova, dopodiché il sistema di tracciamento ha smesso di funzionare. È molto probabile che tra i nati al Pirelli qualche esemplare graviti in città.

Dopo circa tre settimane dalla nascita, i pulli vengono temporaneamente prelevati dal nido insieme da veterinari e personale esperto, poi vengono pesati misurati e inanellati, quindi rilasciati al nido nel più breve tempo possibile.

Si stima abbiano circa 13-15 anni.

Il sessaggio avviene con l’analisi del DNA, attraverso l’esame di un piccolo campione di piume prelevato al momento dell'inanellamento.

Attraverso un sondaggio condotto dalla community di appassionati

Per ora al Grattacielo Pirelli sono sempre tornati solo i genitori stabili, ovvero Giò&Giulia.

Due giovani esemplari in due annate diverse sono morti nelle prime settimane di vita proprio a causa dell'impatto con le vetrate a specchio degli edifici. Sull'episodio nel 2021 è intervenuto il Garante degli Animali del Comune di Milano che (come riporta la pagina Facebook Giò&Giulia Falchi Pellegrini a Milano) ha ricordato come il nuovo Regolamento comunale per il benessere e la tutela degli animali abbia introdotto "l'obbligo di applicare dissuasori e accorgimenti per evitare il rischio di impatto dell'avifauna sulle superfici trasparenti o riflettenti (art. 31)"
Fonte: osservazioni Regione Lombardia  “Giò&Giulia – Falchi Pellegrini a Milano”.
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