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Gennaio 2026 - meteocantu

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Gennaio 2026


🍁 GENNAIO 2026 – Analisi Climatica e Proiezioni Sinottiche
🔎 DINAMICHE STAGIONALI: ESPLORANDO ANOMALIE E SCENARI FUTURI


🌍 Rubrica sulle tendenze climatiche stagionali in Italia con mappe delle anomalie meteorologiche.
🌀 GENNAIO 2026 – Previsioni e Tendenze in Italia e Nord Italia
📍 Aggiornamento a cura della redazione meteo | Ultimo aggiornamento: 31 dicembre 2025

📆 Gennaio 2026
Il mese di novembre si è rivelato molto vicino alla linea di tendenza prevista, con frequente instabilità nella seconda parte e un progressivo raffreddamento nel passaggio verso dicembre.
La successiva evoluzione di dicembre, pur mostrando fasi variabili e precipitazioni concentrate in brevi periodi, non ha prodotto irruzioni fredde strutturate sul Mediterraneo, confermando una circolazione complessivamente poco invernale.
Questo assetto ha inciso anche sulla transizione stagionale, con una fase fredda rapida ma poco efficace, che ha in parte ridimensionato le aspettative iniziali per l’avvio dell’inverno.


📊 Scenario generale e dinamica atmosferica attesa
Alla luce degli ultimi aggiornamenti modellistici e delle simulazioni fisico-matematiche, gennaio 2026 si presenta come un mese a due facce:
  • una prima metà più dinamica, con possibilità di ingressi freddi temporanei e fasi instabili,
  • una seconda parte più mite e asciutta, favorita da una riattivazione della circolazione zonale e da una maggiore ingerenza anticiclonica.
La fase invernale più incisiva appare quindi ipotizzabile soprattutto entro la seconda decade, senza però configurare un mese costantemente freddo o perturbato.


🧭 Comparazione con il precedente outlook
Il precedente outlook indicava un dicembre variabile, con precipitazioni concentrate in brevi fasi e assenza di grandi irruzioni di aria fredda: scenario che si è rivelato coerente con l’evoluzione osservata.
Gennaio si colloca in continuità con questo schema, ma con maggiore dinamicità nella parte centrale, quando le condizioni potrebbero temporaneamente assumere connotati più invernali.


🌡 TENDENZA METEO – GENNAIO 2026 AL NORD ITALIA
🗓️ Evoluzione sinottica attesa sul Nord Italia
📍 Prima decade (1–10 gennaio)
Il mese si aprirebbe con condizioni stabili e temperature in progressiva flessione.
Tra il 4 e il 6 gennaio, una perturbazione nord-atlantica potrebbe interessare il Nord:
  • rovesci rapidi in transito da Est Piemonte e Lombardia verso il Triveneto,
  • correnti prefrontali da Sud-Ovest, seguite da rotazione a Maestrale,
  • nevicate sulle Alpi, in particolare sui settori esteri e orientali, con quota in calo verso 600 m.
A fine decade sono attese schiarite temporanee.

📍 Seconda decade (11–20 gennaio)
A partire dall’11–12 gennaio potrebbe svilupparsi una depressione sottovento alle Alpi:
  • fenomeni iniziali sul Nord-Ovest,
  • successiva estensione verso Emilia e basso Veneto,
  • neve in calo fino alle colline nelle fasi più fredde.
Rapido miglioramento attorno al 13, seguito da nuove schiarite.
Tra 15 e 16 gennaio, possibili fiocchi da stau sul Piemonte.
Dal 18 gennaio, aumento della nuvolosità sulla Romagna, con:
  • fiocchi a bassa quota,
  • Bora sulle Venezie,
  • stau residuo sul Piemonte.

📍 Terza decade (21–31 gennaio)
La terza decade si aprirebbe con residui fenomeni a bassa quota su Nord-Ovest e Appennino emiliano, ma con successivo ingresso di correnti più miti e rinforzo dell’anticiclone.
L’ultima parte del mese potrebbe quindi risultare:
  • più stabile,
  • asciutta,
  • con temperature in risalita rispetto ai valori invernali precedenti.


🌐 Situazione teleconnettiva – Inverno 2025/2026
Il quadro emisferico è influenzato da:
  • ENSO–CP,
  • QBO orientale,
  • IOD negativo,
  • uno stato del Vortice Polare condizionato dal recente Canadian Warming, con dislocamento del VP e riflessione delle onde troposferiche.
Questa dinamica ha favorito:
  • forti irruzioni gelide sugli USA,
  • una accelerazione zonale sull’Europa tra fine dicembre e inizio gennaio.
In tale contesto, il vero inverno europeo potrebbe risultare parzialmente rimandato, con maggiori probabilità nella parte finale della stagione (tra fine febbraio e marzo), qualora intervenisse un SSW.


🔮 Tendenza successiva
La tendenza per gennaio conferma un mese diviso in due fasi:
  • prima metà più dinamica, con possibilità di aria fredda temporanea,
  • seconda metà dominata da condizioni più miti e asciutte, legate a una circolazione zonale attiva.


Carta delle anomalie mensili sull’Italia: sintesi delle principali deviazioni climatiche attese su scala locale per gennaio 2026.


Carta delle anomalie termiche a 850 hPa (1500 m) previste dal modello CFSv2 per gennaio 2026.

✍️ Nota tecnica – Gennaio 2026
Le proiezioni per gennaio 2026 sono state elaborate integrando:
• dati ensemble da ECMWF Monthly Outlook e simulazioni stagionali CFSv2,
• confronto con le medie climatologiche WMO 1991–2020,
• analisi del dataset locale MeteoCantù 2007–2025, utile per la valutazione delle anomalie su scala brianzola e lombarda,
• contributi da reti di osservazione regionali (ARPA) e prodotti satellitari multisorgente,
• monitoraggio continuo dei principali indici teleconnettivi emisferici, centrali nella modulazione della fase invernale.
In particolare si evidenziano:
ENSO–CP (Niña central Pacific), configurazione che tende a favorire una circolazione più zonale sul comparto euro-atlantico,
QBO orientale, associata a una maggiore stabilità del flusso zonale e a una minore incidenza di blocchi persistenti,
IOD negativo, elemento che riduce la propensione a configurazioni meridiane prolungate sul Mediterraneo,
– recente Canadian Warming, con dislocamento del Vortice Polare e riflessione delle onde troposferiche,
– conseguente rafforzamento del Vortice Polare e accelerazione del getto alle medie latitudini,
– tendenza a una circolazione zonale più attiva nella seconda parte del mese, con fasi più miti e asciutte sull’Europa centro-meridionale.
👉 L’attendibilità delle proiezioni è da considerarsi medio-bassa, tipica della piena stagione invernale, con possibili revisioni legate a eventuali disturbi stratosferici (SSW) o a variazioni nella propagazione delle onde planetarie, fattori chiave per un eventuale ritorno di configurazioni più invernali nella parte finale della stagione.

📑 Legenda indici e sigle meteorologiche 🌀

🌊 Indici teleconnettivi

  • ENSO (El Niño–Southern Oscillation) – Include El Niño (fase calda, ONI ≥ +0.5 °C) e La Niña (fase fredda, ONI ≤ −0.5 °C).
  • NAO – Δ pressione Azzorre–Islanda. NAO+: jet teso; NAO−: flusso ondulato/affondi.
  • AO – Oscillazione Artica. AO+: freddo confinato; AO−: scambi meridiani/irruzioni.
  • QBO – Inversione venti stratosferici equatoriali ~14 mesi (ciclo ~28 mesi).
  • IOD – Differenza SST ovest–est Indiano. IOD+: ovest più caldo; IOD−: opposto.
  • MJO – Onde convettive tropicali 30–60 giorni.

📊 Parametri dinamici e diagnostici

  • VP – Vorticità Potenziale o Pressione di vapore.
  • CAPE / MLCAPE – Energia convettiva disponibile.
  • CIN – Inibizione convettiva (“coperchio”).
  • Shear (0–6 km / 0–1 km) – Variazione vento con quota.
  • PWAT / TPW – Acqua precipitabile totale.
  • LI – Lifted Index (negativo = instabilità).
  • T850 / T500 – Isoterme a 850/500 hPa.
  • Z500 / GPT 500 – Geopotenziale a 500 hPa.
  • SLP – Pressione al livello del mare.
  • QPF – Precipitazione prevista.
  • LCL / LFC / Θe – Livelli convettivi / energia-umidità.

⛈️ Fenomeni e configurazioni

  • Downburst – Raffiche lineari da downdraft violento.
  • Jet stream ondulato – Getto con onde di Rossby.
  • Goccia fredda / Cut-off – Minimo freddo isolato in quota.
  • Saccatura / Affondo – Intrusione fredda verso sud.
  • Promontorio subtropicale (africano) – Rimonta calda/afa.
  • Prefrontale – Fase mite/ventosa pre-fronte.
  • Linea di convergenza – Trigger convettivo nei bassi strati.
  • Stau / Ombra pluviometrica – Sollevamento / ricaduta.
  • Föhn – Ventilazione secca e calda sottovento.
  • Derecho / Bow echo – Linee temporalesche con danni estesi.

📡 Modelli numerici di previsione

  • ECMWF – modello europeo del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine, tra i più affidabili per medio termine (fino a 10–15 giorni).
  • GFS (Global Forecast System) – modello americano NOAA, previsioni globali fino a 16 giorni.
  • CFS (Climate Forecast System) – modello stagionale NOAA, usato per proiezioni mensili e stagionali.
  • ICON (Icosahedral Nonhydrostatic) – modello tedesco DWD, utilizzato su scala globale ed europea.
  • UKMO – modello inglese del Met Office, spesso usato per confronti sinottici a medio termine.
  • GEM (Global Environmental Multiscale Model) – modello canadese (CMC), utilizzato per confronti con ECMWF e GFS.

📝 Note aggiuntive

  • B & D – Non è una sigla unica. B = “Below normal”; D = abbreviazioni varie (Day, Dew Point…).
  • Climatologia di riferimento – Normale WMO 1991–2020.
Glossario aggiornato MeteoCantù – indici teleconnettivi, sigle previsionali, modelli numerici e fenomeni tipici.
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